23 maggio, conferenza "La Pittura 'a fresco' del XV sec. nel Capodistriano" e "Gli assalti alle mura di Capodistria nel Medioevo"
Giovedì 23 maggio, alle ore 18.00, presso la sala al piano terra del Civico Museo della Civiltà Istriana, fiumana e dalmata di via Torino 8 (Trieste), a cura dell’Associazione degli Onorevoli Colonnelli del Kentucky-Sezione di Trieste, con il patrocinio dell’I.R.C.I. e della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del FVG, si terrà una conferenza su “La Pittura ‘a fresco’ del XV sec. nel Capodistriano” e “Gli assalti alle mura di Capodistria nel Medioevo”.
Ne parlerà Alessandro Delbello; interverranno Chiara Vigini (Presidente dell’I.R.C.I.) e Claudio Barbieri (Storico d’Arte-Direzione Regionale).
Ingresso libero.
La prima parte della conferenza tratterà gli affreschi del XV secolo di alcune zone del Capodistriano. Si tratta della naturale evoluzione conoscitiva della conferenza del 2012, in cui furono illustrate le caratteristiche di alcuni affreschi poco conosciuti dell’Istria sudoccidentale, risalenti al XII, XIII e XIV secolo.
In questa nuova occasione si inizierà con le immagini delle pitture murali della pieve di Sant’Elena a Gradischie di San Canzian, poi con quelle di Sant’Elena di Popecchio e quindi con quelle relative alla famosa Chiesa fortificata della SS. Trinità a Cristoglie. Sono tutte opera di Giovanni da Càstua, risalenti alla fine del XV secolo, discepolo della scuola pittorica carinziana-tirolese-boema dell’inizio del XV secolo, ed in tale ottica saranno illustrati i parallelismi figurativi con gli affreschi di Thorl, Maria Saal e Mettnitz in Carinzia. A conclusione della prima parte vi sarà una rappresentazione delle pitture murali nella lontana e isolata Chiesa romanica di S. Stefano a Sanigrado. Sono affreschi di scuola pittorica veneziana, e di rara e magnifica particolarità.
La seconda parte della conferenza riguarderà i numerosi assalti e assedi che la fortificata Capodistria subì dal XIII al XVII secolo, quando era di fatto un’isola. Ne saranno illustrati i particolari storici che hanno caratterizzato quegli eventi, con accenni alle numerose ricostruzioni della cinta muraria che di volta in volta hanno seguito l’evolversi dell’architettura militare dell’epoca.