I Lapidari

Durante i decenni trascorsi dal dopoguerra ad oggi, le tombe italiane già esistenti nei cimiteri d'oltreconfine hanno subito il degrado del tempo, dell'abbandono e talvolta di interventi volti alla loro eliminazione.
Non ci si aspetta che le aziende cimiteriali slovene e croate abbiano interesse a tenere e a tenere in ordine vecchie sepolture italiane, anche se talvolta esse sono notevoli non solo dal punto di vista storico, ma anche per l'aspetto meramente artistico. Così accade che finiscano irrispettosamente nelle discariche lapidi mortuarie con nomi e date significative, che testimoniano la presenza italiana nelle terre abbandonate. Testimonianze lapidarie, appunto, perciò molto incisive ed efficaci, per chi sappia leggerle. Si dà il caso di cimiteri in cui tale distruzione avvenne - e avviene - più frequentemente e di altri meno "a rischio".
Per evitare questa fine ingloriosa dei monumenti funerari - cui è legata una larga parte della storia e della cultura italiane - nei cimiteri istriani, fiumani e dalmati si è dato il via da parte dell'I.R.C.I. a un'operazione vasta e articolata al fine di riunire in lapidari tutte le pietre sepolcrali italiane superstiti, che sono state dislocate dalle loro sedi originarie.
L'allestimento degli spazi destinati a questo uso non è così semplice come potrebbe sembrare ad un primo approccio. Si tratta innanzitutto di individuare le lapidi da salvare, sottoporle a restauro o assemblamento - quando spezzate - o ricostruirne la parti mancanti.
Prima ancora, e spesso in gran fretta, bisogna operare affinchè le lapidi tombali, talvolta già ammucchiate nelle discariche ed estromesse dai camposanti, non vengano irrimediabilmente distrutte ed eliminate. Si tratta quindi di impegnare uomini e mezzi a questo scopo.
Nel frattempo si individua l'area del cimitero in cui esse potranno essere accolte stabilmente.
È questo sempre un problema da risolvere. Infatti, mentre da parte nostra si auspicherebbe che il lapidario fosse più centrale possibile all'interno dell'area cimiteriale, proprio perché sia visibile a testimonianza della presenza storica italiana sul territorio, le aziende cimiteriali, viceversa, spesso non gradiscono di togliere spazio prezioso alle sepolture più recenti, come del resto è ben comprensibile. Da qui la necessità di stimolare anche disposizioni amministrative, comunali, che salvaguardino entrambe le esigenze.

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