(11 febbraio - 5 aprile 2020)
La mostra è stata allestita tra l'11 febbraio e il 5 aprile
2020 a completamento del discorso iniziato dalla precedente esposizione
intitolata “Come eravamo” poiché un fatto è incontrovertibile: nulla finisce
finché c'è qualcuno che lo ricorda. L'esposizione vuole essere un omaggio al
Giorno del Ricordo che ricorre, ormai da oltre 15 anni, in questo periodo
dell'anno.
20 dicembre 2019 - 10 febbraio 2020)
La mostra è stata allestita tra il 20 dicembre 2019 e il 10
febbraio 2020 e, nel rispetto del compito istituzionale dell'I.R.C.I. di
preservare la memoria storica di queste terre, si propone di dare una voce a
tanti volti senza nome ritratti in immagini che risalgono ad un periodo
compreso tra gli anni '60 dell'800 ed i primi del '900. Fotografie unite da un
unico comune denominatore: lo studio fotografico che è sempre istriano o
fiumano o dalmata.
(2 dicembre - 15 dicembre 2019)
La mostra è stata allestita tra il 2 ed il 15 dicembre 2019
e consiste in una serie di stampe, carte geografiche e cartelloni riguardanti
il tema dei “porti di mare” e della “navigazione” così peculiare delle genti
istriane, fiumane e dalmate. L'iniziativa rientra nella già sperimentata
collaborazione con il Sistema Bibliotecario Giuliano ed è stata realizzata con
l'aiuto delle consorelle Società Istriana di Archeologia e Storia Patria e
Deputazione di Storia Patria per la Venezia Giulia.
(24 ottobre – 23 novembre 2019)
La mostra è stata allestita dal 24 ottobre al 23 novembre
2019 e tratta un tema poco conosciuto in questa zona sebbene l'attività
venatoria sia sempre stata praticata nel solco della tradizione mitteleuropea.
L'esposizione offre uno squarcio sulle varie sfaccettature di questo mondo con
particolare riferimento ad un periodo caratterizzato da profondi cambiamenti
geopolitici che però non hanno intaccato i principi fondamentali dell'”Ars
venandi”.
(2 agosto - 29 settembre 2019)
La mostra è stata allestita tra il 2 agosto e il 29
settembre 2019 e illustra la realtà imprenditoriale istriana, fiumana e dalmata
che, pur essendo parte integrante della grande imprenditorialità, è pure un
retroterra prodigioso, capace di costruire attività, produzioni ed iniziative
anche al di là di quel centro fondamentale che è stato Trieste. Non solo: detta
imprenditoria offriva agli artisti la possibilità di creare grandi e piccoli
capolavori di arte applicata dei quali la manifestazione offre un ampio e
significativo saggio.
(24 maggio – 14 luglio 2019)
La mostra è dedicata all’artista Carlo Wostry. Si tratta di un personaggio che ha vissuto intensamente il periodo storico nel quale si è formato. Egli infatti vantava solide
basi accademiche acquisite fra Vienna e Monaco, viaggi in Europa ed in Oriente, nonché una lunga permanenza a Parigi ai tempi della Belle Epoque. Pittore, scultore e incisore: quindi un artista poliedrico ed eclettico.
Instancabile nel portare avanti la sua opera, a quasi settant’anni doveva decorare la nuova grande chiesa di Pasadena, in USA. Oltre all’impegno artistico, Wostry fu molto coinvolto nel movimento irredentista nella
Venezia Giulia e diverse opere le dedicò a tale argomento.
(21 dicembre 2018 – 3 marzo 2019) / (7 febbraio – 10 marzo 2019)
Si tratta di due mostre correlate. Da un lato, in “Altri sguardi”, vengono evidenziate alcune situazioni che contraddistinsero il “fronte interno”
mediante una triplice visione dello stesso caratterizzata da testimonianze grafiche dell’epoca, dalle deportazioni di istriani, triestini, dalmati, fiumani e trentini nonché dal sarcasmo con il quale Carlo Wostry evidenziò
il brusco voltafaccia, dopo la fine della guerra, di taluni “austriacanti” che sostituirono prontamente il defunto Impero austro-ungarico con il Regno d’Italia. Dall’altro, in “Follie”, viene affrontato il tema del
volontarismo giuliano che spinse una generazione di giovani e meno giovani a gettarsi a capofitto nell’orrore della guerra di trincea con tutte le conseguenze del caso: tante vite spezzate e tanti uomini segnati nel
corpo e nello spirito in modo permanente.
(28 novembre – 16 dicembre 2018)
La mostra tratteggia le figure delle tante donne scrittrici, poetesse e saggiste della terra istriana. Preziosa, per la realizzazione dell’iniziativa, è stata la collaborazione
con il Sistema Bibliotecario Giuliano, con le consorelle “Società Istriana di Archeologia e Storia Patria” e “Deputazione di Storia Patria della Venezia Giulia”. Tra le autrici presentate si ricordano Linda Murri, Nella
Doria Cambon, Haydée (Ida Finzi),Luisa Macina Gervasio, Carmela Rossi Timeus, Willy Dias (Fortuna Morpurgo), Bruna Forlati Tamaro e tante altre.
(22 dicembre 2017 – 21 gennaio 2018)
La mostra è stata allestita tra il 22 dicembre 2017 ed il 21
gennaio 2018 ed illustra il tempo del Natale tradizionale giuliano, celebrato
attraverso le opere di vari folkloristi come Vatova, Cossar, Babudri e tanti
altri attraverso i quali rivive l'atmosfera di sogno che mescola la Natività
cristiana con i retaggi di un mondo legato a riti e credenze pagane. Oltre a
ciò, l'esposizione presenta libri di fiabe, cartoline augurali di Natale e
Capodanno ed anche materiale proveniente dall'estero.
a cura di Piero Delbello
(Trieste 2016 – 2017 – 2018)
Mostra svoltasi nei mesi di agosto degli anni 2016, 2017 e 2018 presso il Civico Museo della Civiltà istriana fiumana e dalmata, riguardante il tema
del mare con particolare riferimento al turismo, alla libera navigazione, all’attività portuale e marittima nonché allo sport in Venezia Giulia, Fiume e Dalmazia. Un interessante sguardo retrospettivo che abbraccia
un periodo di oltre due secoli e si conclude con la seconda guerra mondiale.
(17 dicembre 2016 – 29 gennaio 2017)
La mostra è dedicata alla figura di Nazario Sauro, eroe e martire istriano irredento, in occasione del centenario dell’impiccagione, avvenuta nel 1916. La manifestazione
propone, accanto all’esposizione di cimeli e documenti originali, un’ampia sezione dedicata alla costruzione dell’imponente complesso monumentale a lui intitolato ed inaugurato a Capodistria nel 1935. Tale monumento
venne in seguito distrutto dall’odio anti-italiano nazista prima e titoista dopo. La mostra presenta inoltre una rassegna di opuscoli, cartoline, libri e persino quaderni di scuola, che contribuirono a creare nell’immaginario
collettivo degli italiani il mito di questo indimenticato personaggio.
(11 febbraio – 29 febbraio 2016)
La mostra è stata allestita nel 70° anniversario della strage di Vergarolla (Pola) ed è stata ideata e curata in occasione del “Giorno del Ricordo”. La manifestazione riguarda
la figura di Geppino Micheletti, valente medico e chirurgo, che il 18 agosto 1946, nella sciagura di Vergarolla, perse entrambi i figlioletti, il fratello Alberto e la cognata. Nonostante ciò, continuò ad operare i
feriti per oltre 24 ore senza fermarsi e per questo motivo fu insignito della Medaglia d’Argento al Valor Civile dal Governo italiano e della Medaglia d’Oro di benemerenza dal Comune di Pola.
(11 dicembre 2015 -29 febbraio 2016)
La mostra è stata allestita dal 12 dicembre 2015 al 31
gennaio 2016 e prosegue nell'opera di divulgazione degli artisti istriani
portata avanti nel corso degli anni dall'Istituto. Questo pittore predilige
l'esposizione di panorami scenografici e fantastici, improntati su una
dimensione coreografica e decorativa. Varie opere sono monocromatiche. Egli ha
lavorato a Capodistria, Trieste e Pola e molto interessante è soprattutto la
produzione che va dal 1920 al 1930.
(14 giugno – 4 agosto 2013)
La mostra è dedicata alla figura di Argio Orell, pittore raffinato sia nei modi che nell’arte. Egli considera la propria una missione e ritiene che un’opera “non si fa” bensì
è già ben presente nella mente dell’artista. La bravura consiste nel tradurre l’ispirazione in un un’armonia di colori, ossia in un dipinto. Capacità, perizia e scuola sono gli indispensabili strumenti attraverso cui
tutto ciò avviene. Un giusto riconoscimento per un artista di poco si è visto recentemente e sul quale non è mai stata proposta, sino ad ora, una retrospettiva né una monografia.
(8 febbraio - 10 marzo 2013 )
La mostra è stata allestita dall'8 febbraio al 10 marzo 2013
ed è dedicata a chi ha dovuto abbandonare tutto nelle terre istriane, fiumane e
dalmate per affrontare l'esilio. La manifestazione è stata realizzata esponendo
il materiale inviato dagli esuli, dai figli e dai nipoti degli esuli, nonché da
chi ha vissuto o conosciuto le vicende legate all'Esodo. Una breve memoria,
foto, documenti o lettere per ricordare il giorno particolare nel quale si
decise di lasciare la propria terra, si arrivò a Trieste, si entrò in un campo
profughi... ma anche il giorno nel quale si riebbe un lavoro, nacque un bambino
o ci si sposò. In altre parole il giorno che non si può dimenticare. Quello che
forse non si sarebbe mai vissuto se...
(7 luglio - 5 agosto / 7 - 30 settembre 2012)
La mostra è stata allestita dal 7 luglio al 5 agosto e dal 7
al 30 settembre 2012 attingendo all'archivio dell'I.R.C.I. nel quale sono
custodite più di 5000 tavole firmate da Josè Talarico e Renzo Kollmann. “La
Cittadella”, nata nel 1947 e uscita di scena nel 2001, ha segnato la stagione
d'oro dell'editoria non solo satirica triestina, quando i vincitori del
conflitto discutevano all'ONU del futuro della città. Carpinteri e Faraguna
furono inimitabili per puntualità, verve ed irriverenza nei confronti di ogni
potere dell'epoca.
(13 aprile - 13 maggio 2012)
La mostra è stata allestita dal 13 aprile al 13 maggio 2012
in occasione delle celebrazioni per il 120° anniversario dalla fondazione del
sodalizio. Accanto agli aspetti prettamente artistici (calendari e cartoline
realizzate da grandi illustratorinonché opere di importanti pittori
locali e non solo) la manifestazione propone tutta una serie di fotografie,
placati e documenti di estremo interesse. In
particolare va citata la “cartella Pavanello”, ossia un incartamento che
contiene parte degli autografi e della corrispondenza che stanno alla base del
volume “Per un grande amore” edito nel 1913.
(Dicembre 2011 – marzo 2012)
La mostra è stata allestita in occasione del 150° anniversario della nascita dello Stato italiano. In particolare, essa riguarda la satira e la propaganda che caratterizzarono
il ventennio 1900 – 1920 nelle terre ancora irredente d’Istria, Venezia Giulia e Dalmazia e che vide contrapposti da un lato gli artisti schierati in difesa dell’Italianità, dall’altro la pungente satira austriaca contro
l’Italia traditrice che era entrata in guerra a fianco della Triplice Intesa.
(5 dicembre 2009 – 21 febbraio 2010)
La mostra è dedicata al Futurismo nella Venezia Giulia in occasione del centenario (1909 – 2009) della nascita di questo movimento artistico che partì dall’Italia e coinvolse
gran parte del mondo. La manifestazione propone materiali per lo più inediti e offre una panoramica esaustiva della grafica d’avanguardia nelle terre giuliane tra gli anni Venti e gli anni Quaranta. Estremamente importante
il fatto che detta mostra sia stata la prima iniziativa di rilievo dell’I.R.C.I., a testimonianza dell’intensa attività dell’Istituto, tesa alla divulgazione del patrimonio culturale della civiltà istriano-fiumano-dalmata.