MOSTRA "ILLUSTRATORI NELLA VENEZIA GIULIA"
Inaugurata venerdì 10 maggio alle ore 17.30 presso l'IRCI/Museo Istriano di via Torino, 8
La mostra rimarrà aperta fino a domenica 13 ottobre tutti i giorni 10.30-12.30/16.30-19.00
ILLUSTRATORI … ah, chi erano costoro? Poi “nella Venezia Giulia”. Quindi solo qua, da noi, in una regione che non esiste più (se non in minima parte e accorpata al Friuli) dopo che si è persa tutta l’Istria alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Pure l’illustrazione, in senso lato, sia essa nata per corredare un libro, per rendere briosa una copertina, per essere pubblicità, per dare significato estetico ad una ricorrenza, per diventare fumetto, per decorare diplomi o illuminare ex-libris, per far bella la confezione di un prodotto o per affascinare un menù con un’immagine prima di gustarne le offerte culinarie o, ancora, per qualunque cosa serva linea e colore affinché questa sia più accattivante, insomma l’illustrazione in questa nostra terra è stata regina perché Trieste in testa, ma tutta la Venezia Giulia, ha dato i natali ad un numero enorme di illustratori. Molti assai bravi, alcuni bravissimi e, addirittura, maestri.
Con Leopoldo Metlicovitz e Marcello Dudovich, triestini, siamo in caput mundi, si tratta di veri maestri che hanno segnato la strada nazionale e internazionale della nascita del manifesto “moderno”, quello che , appena uscito dalle prove ottocentesche, trova la sua dimensione come “nuova arte” e apre un Novecento che dal liberty viaggerà verso il decó, visiterà le avanguardie e troverà lezione nel futurismo, nel costruttivismo, fino a giungere all’astratto e, in qualche modo chiudersi, nella pop art.
Questa mostra viaggia nelle esperienze, sviluppate grossomodo nella prima metà del secolo passato, di una sessantina di artisti, nati o operativi nella Venezia Giulia. Alcuni sono notissimi, come i maestri citati, altri meno conosciuti eppure, per certi versi e per talune opere, degni di essere inseriti nel palcoscenico dei grandi.
È il caso di Giuseppe Sigon, amico e sodale di Metlicovitz, che, da pittore interno della Modiano di Trieste, ma uscito dalle scuderie della milanese Tensi (e, forse, anche in collaborazione con la Ricordi), può definirsi, a ragione, l’iniziatore del cartellonismo giuliano. Ma bisognerebbe, quasi in parallelo, citare altri nomi come quello di Antonio Bauzon e non scordare Pier Antonio Sencig o le figure di Gino de Finetti, nato a Pisino d’istria, e Guido Marussig, se non, addirittura, andare a quelle dei marinisti Flumiani e Grimani, o ancora a Giovanni Zangrando e, per estensione, non scordarsi di altri pittori puri che, sia pur qualche volta con ritegno, seppero dar esempio di arte applicata di alto livello con la creazione di manifesti eccezionali. È il caso di Glauco Cambon e, subito dopo, di Argio Orell, Vito Timmel, fino a Ugo Carà, scultore, ma con esperienze grafiche applicate alla corte di Gio Ponti. Un mare infinito.
Come scordare Gustavo Petronio, che seppe illustrare, dai primi del Novecento a tutti gli ’30 (e oltre), ricorrenze patriottiche, pubblicità, creare fumetti e, soprattutto, “inventare” il cartone animato italiano fino a depositare il brevetto dell’Autarcolor? E, di seguito, Orfeo (Orfeo Toppi), fratello di Giove, il disegnatore di Nerbini, che fra vignette, grafiche pubblicitarie, caricature, era onnipresente nel capoluogo giuliano fra gli anni ’20 e ’50. O Sante Bidoli o Nino Ferenzi o ancora Marcello Claris, uomo dalla grafica essenziale, nato a Pola, come Gigi Vidris, il vignettista de El spin e, in seguito, di Candido, o il dalmata aeropittore Tullio Crali o Urbano Corva, fiumano, futurista nell’applicato con modi non lontani da Depero, o Saxida o Dabovich, dalla grafica di una squisita eleganza. E Coelli, di Pirano d’Istria, Torelli, i triestini Flori Finazzer, Quaiatti, Ranzatto, Giordani, Valenti, Britz, i fratelli Gregori (istriani), Zanverdiani … Un mare infinito.
OPENING OF THE EXHIBITION "ILLUSTRATORS IN VENEZIA GIULIA"
Friday, May 10 at 17.30 at the IRCI/ Museo Istriano in via Torino, 8
The exhibition will be open until 30 June every day 10-12.30/16.30-18.30
Illustrators... ah, who were they? And “in Venezia Giulia.” So only here, with us, in a region that no longer exists (except in a minimal part and merged with Friuli) after losing all of Istria at the end of the Second World War.
Even illustration, in a broad sense, whether it was born to accompany a book, to enliven a cover, to be an advertisement, to give aesthetic meaning to an event, to become a comic, to decorate diplomas or illuminate ex-libris, to beautify a product’s packaging, or to fascinate a menu with an image before tasting its culinary offerings, or, again, for whatever purpose line and color are needed to make something more captivating, in short, illustration in our land has been queen because Trieste at the forefront, but all of Venezia Giulia, has given birth to a huge number of illustrators. Many very skilled, some extremely talented, and even masters.
With Leopoldo Metlicovitz and Marcello Dudovich, from Trieste, we are in the caput mundi, they are true masters who have marked the national and international path of the birth of the “modern” poster, the one that, just out of nineteenth-century experiments, finds its dimension as “new art” and paves the way to a twentieth century where styles move from from liberty to deco, visiting also avant-gardes and finding inspiration in futurism and constructivism, before culminating in abstract and eventually pop art. This exhibition takes us through the experiences, developed roughly in the first half of the last century, of about sixty artists, born or active in Venezia Giulia. Some are well-known, like the mentioned masters, others less known and yet, in some ways and for certain works, worthy of being included among the great artists.
Consider Giuseppe Sigon, a contemporary and collaborator of Metlicovitz, whose work as an interior painter at Modiano in Trieste, and later with Milan’s Tensi (perhaps even with Ricordi), earned him the title of the initiator of poster art in Venezia Giulia.
Alongside Sigon, we encounter other notable names such as Antonio Bauzon, Pier Antonio Sencig, Gino de Finetti, born in Pisino d’Istria, and Guido Marussig, each contributing in their unique way to the rich tapestry of artistic expression. And let’s not forget the marinists Flumiani and Grimani, or even Giovanni Zangrando as well as other pure painters who, even if sometimes with restraint, knew how to set an example of high-level applied art with the creation of exceptional posters. This is the case of Glauco Cambon and, immediately after, of Argio Orell, Vito Timmel, up to Ugo Carà, a sculptor, but with graphic experiences applied to Gio Ponti’s court. An endless sea. Let’s also remember Gustavo Petronio, whose extensive career stretched from the early 1900s well into the 1930s, and beyond. He delved into patriotic themes, advertising, comics, and notably broke new ground in Italian animation with his invention, Autarcolor. Following closely in his footsteps was Orfeo Toppi, brother of Giove, the illustrator of Nerbini, who between cartoons, advertising graphics, caricatures, was omnipresent in the capital of Venezia Giulia between the ‘20s and ‘50s. Or Sante Bidoli or Nino Ferenzi or even Marcello Claris, a man of essential graphics, born in Pola, like Gigi Vidris, the cartoonist of El spin and, later, of Candido, or the Dalmatian aeropainter Tullio Crali or Urbano Corva, from Fiume, futurist in applied art not far from Depero, or Saxida or Dabovich, with graphics of exquisite elegance. And Coelli, from Pirano d’Istria, Torelli, the Triestine Flori Finazzer, Quaiatti, Ranzatto, Giordani, Valenti, Britz, the Gregori brothers (from Istria), Zanverdiani... An endless sea.